Esplorando il futuro: le ultime tendenze del mondo tech e startup
5 appunti presi viaggiando nell'ecosistema globale
Ciao amici e amiche e rieccoci qui!
Sono stata un po’ latitante nelle ultime settimane, ne ho approfittato per prendere un po’ di aria buona, sia in montagna, che al mare, che nelle capitali tech. L’energia è qualcosa da ricostruire appena si esaurisce e io ero arrivata ad agosto un po’ sofferente, complice il caldo e un primo semestre denso di informazioni e di cose da imparare.
Sono stata a Singapore, Londra, sono tornata negli USA.
Tra poco torno a Berlino e faccio un giro a Zurigo per continuare il corso di Product Management che ho iniziato, per imparare da chi il product lo fa davvero.
Del corso vi avevo raccontato qualcosa nell’ultima newsletter pre-estate 👇
Com’è andata la vostra, di estate?
5 insights esteri che mi hanno energizzato
1. Singapore è uno Stato pazzesco per VC & tech
Piccolo, quasi metà rispetto alla dimensione di Roma, finalmente sono riuscita ad andarci. Ha fatto della tecnologia il suo asset principale, ma questo lo sapevo già.
Quello che non sapevo è che è la prima città al mondo per attrazione di fondi venture capital esteri: ha ricevuto più di $1mld solo nel 2022 (anno in cui fra l’altro gli investimenti medi in venture capital si sono dimezzati), numero triplicato dal 2015. Per fare un paragone i fondi VC investiti in startup in Italia nel 2022 sono stati €2mld.
Se in Italia siamo felici di guardare ai nostri 2-3 unicorni, a Singapore gli unicorni, ossia le scale up che hanno ottenuto una valutazione superiore al mld di euro sono almeno dieci, sbloccando quasi $10mld solo nel 2022 (segue l’Indonesia al secondo posto in South East Asia).
Vediamo quelli che considero più interessanti, alcuni sono anche già arrivati in Europa.
Insider, piattaforma martech che aiuta a personalizzare l’esperienza utente su strategie di marketing cross-channel utilizzando i dati come connessione.
Coda Payments aiuta i content creator e le aziende a gestire i pagamenti per la vendita e l’utilizzo di video on demand (VOD), music streaming, giochi online e mobile integrando infrastruttura tech proprietaria attraverso le API.
Ninja Van si occupa di logistica di prossimità (last-mile logistic) attraverso una piattaforma tecnologica proprietaria con focus sempre più spinto verso e-commerce e soluzioni di micro-supply
Nium, piattaforma fintech molto simile all’europea Wise.
Trax, soluzione di marketing che supporta i retailer a essere più efficaci ed efficienti nella gestione delle vendite, dei prezzi e nel lancio di nuovi prodotti attraverso soluzioni che permettono di riconoscere le immagini degli scaffali e trasformarli in insights legati a disponibilità di prodotti, distribuzione degli scaffali etc..
Advance Intelligence Group utilizza l’AI nel fintech per fornire diversi servizi: dalla verifica dell’identità personale, al BuyNowPayLater Atom, all’analisi del rischio finanziario.
Moglix, e-commerce per l’acquisto di attrezzature e strumenti per l’industria in qualsiasi settore.
HyalRoute fornisce servizi di connessione attraverso fibra ottica condivisa nei maggiori Paesi del sud-est asiatico.
Grab, super app che fornisce numerosi servizi B2C, dal food delivery alla mobilità in città (ha acquisito Uber) ai servizi di pagamento
A Singapore ho anche conosciuto i ragazzi di Cross Fund, un gruppo di angel investor (un cosiddetto syndicate) che investe principalmente in startup basate in economie emergenti, non solo sud est asiatico.
Non vedo l’ora di investire nella mia prima startup extra-UE, stay tuned!
2. Singapore si sta allargando rubando terra al mare
Quando Singapore è diventato uno stato indipendente dalla Malesia, 52 anni fa, era grande 224 mq. Oggi si è ampliato a 277mq; entro il 2030 l’ambizione è quella di raggiungere i 300mq. E come lo fa? Rubando terra al mare. E non è per niente una sfida facile per uno Stato che per un terzo è di soli 5 metri sopra il livello del mare in un momento in cui le previsioni degli scienziati sono per un aumento dei livelli degli oceani di quasi 2 metri entro il 2100.
Cosa significa che si sta rubando terra al mare? In inglese si chiama “Land Reclamation” e immaginate siano delle dighe che funzionano al contrario, invece che accumulare acqua la pompano fuori. Una volta che questi terreni vengono tolti all’acqua, si riempiono con sabbia che Singapore negli anni ha ampiamente importato da Indonesia, Malesia e Cambogia (e ora la sta producendo da sè).
In questo modo è stato ampliato l’aeroporto internazionale di Changi, sono stati costruiti edifici residenziali e zone dedite all’agricoltura. Anche Marina Bay Sands è stata costruita in una zona di reclaimed land.
Quali sono le conseguenze di questi progetti?
Da una parte permettono alla città di costruire e mantenere un ecosistema molto forte tra natura ed edifici, ci sono 300km di corridoi verdi che connettono la città con zone verdi, come se l’intera A4 da Milano a Venezia fosse densa di alberi. Zone verdi che a Singapore contengono circa 1,3M di alberi. Per darci un metro di paragone in tutta la Lombardia ce ne sono circa 700mila.
Dall’altro lato c’è la domanda su quanto possano essere durature infrastrutture costruite sulla sabbia e la consapevolezza che questo tipo di iniziative distrugge mangrovie e fondali marini. Secondo la facoltà di ingegneria civile di Aachen alcune infrastrutture fondamentali per Singapore sono inclini a crolli. E interi ecosistemi naturali vengono inevitabilmente alterati in termini di coralli, flora e fauna. Come al solito difficile analizzare se azioni portate avanti siano davvero durature e sostenibili, mi domando sempre se abbia senso agire, rischiando sbilanciamenti in negativo come potrebbe succedere a Singapore, piuttosto che rimanere inerti davanti ai potenziali cambiamenti, come invece succede spesso in Italia.
3. Le startup early-stage stanno tornando a Londra
Sono tornata a Londra e sono riuscita a starci un bel po’ per ritrovare gli amici, conoscere alcune angel investor e parlare con founders di startup early-stage.
Grazie a questo tempo in relativa tranquillità, sono tornata a esplorare il tech e ho capito che la rotta che aveva preso la capitale inglese nel 2018-19 sta rapidamente cambiando.
Nel 2018-19 infatti gli investimenti seed (quelli a startup early-stage, fino a series A) erano praticamente fermi, e se a inizio 2019 era una mia percezione, oggi questi dati lo confermano. Dopo il boom dei primi trimestri del 2020 dati dall’illusione che la pandemia comportasse l’adozione veloce di nuovi modelli di business, l’incertezza si è fatta sentire pesantemente ma ora sembra che forse, le cose stiano cambiando, come lo dimostrano i due picchi del 2022.
Dal mio punto di vista è particolarmente interessante monitorare gli investimenti seed perché sono lo specchio di quello che può succedere nel Paese tra 2-3 anni. Seed round particolarmente forti distribuiti su diversi settori e su decine di startup possono portarci a pensare che tra un paio di anni i numeri registrati da quelle startup dovranno almeno triplicare, con grosse necessità di assunzioni e di budget.
I dati sono confermati anche dal report di Startup Genome, che raccoglie i dati di 3.5M di startup in 290+ ecosistemi nel mondo e che afferma come Londra, nonostante gli up & down sia sempre al primo posto tra gli hub europei nel tech, seguita da Berlino.
Dopo le strategie di hypergrowth che hanno portato ai crash di Babylon Health, che da una valutazione di $4mld è passata alla bancarotta, e di Hopin, nata nel 2019 e che un mese fa si è trovata a svendere i propri asset, possiamo dire che Londra sta tornando a scommettere sulle piccole idee in ottica di crescita sostenibile.
Per fortuna!
4. La Silicon Valley torna ad essere rilevante?
Durante il COVID se n’erano andati in tanti, pensando che la prossimità geografica non fosse più rilevante. Avevamo iniziato a convincerci potessimo lavorare da dove volevamo, riuscendo a gestire in modo ottimale il lavoro e il work-life balance.
Anche in quei posti e in quelle situazioni, come le startup early-stage e gli investitori in Silicon Valley. Andrew Chen torna a San Francisco e racconta i perché qui, ma con lui sono molti altri i founder e gli investitori che dopo un paio d’anni decidono di tornare nella capitale tech spinti dal boom dell’intelligenza artificiale e non solo.
Gli hackathon, gli eventi di networking e i meeting è difficile vengano organizzati fuori dai tech hub, perché serve densità di talento, di energia e di entusiasmo affinché questi prendano piede. Come l’ho visto a Londra nel 2012: la vicinanza geografica diventa quindi fondamentale per non essere in FOMO e per costruire la next big thing.
Il Financial Times a sua volta parla di questo boom come un nuovo periodo d’oro di investimenti e di innovazione con focus che non sarà solo sulle tecnologie B2C ma su tutte quelle industrie che per la maggior parte nel mondo sono ancora organizzate nei settori tradizionali come manifatturiero, trasporti, logistica e sanità e che quindi devono ancora essere profondamente trasformate dalla tecnologia.
Forse è arrivato il momento giusto per implementare i sensori, la robotica, l’AI e i software di logistica con la maggioranza delle startup che lavorano a questo tecnologie basate negli USA? Lascio questo punto di domanda perché è un argomento che vorrei approfondire. Nel frattempo vi lascio il link all’articolo del FT qui.
5. La Generative AI entra nelle campagne di marketing (e non solo)
Se in Italia stiamo ancora organizzando e seguendo i corsi per capire cos’è l’intelligenza artificiale generativa e quale strumento ha più senso usare per quale task, all’estero chiunque la utilizza già in campagne di marketing e pagine SEO.
Si diceva che ChatGPT fosse ormai in declino, accostandolo a quello che era successo a Clubhouse, ignorando che nel primo caso il calo della domanda fosse dovuto alle vacanze estive scolastiche più che a una vera diminuzione di interesse.
Dalla possibilità di ricevere risposte alle domande, alle generazione di idee per contenuti e blog su certi temi che ha richieste di semplificazione di certi paragrafi, gli utilizzi della generative AI sono davvero sorprendenti, sia che siate fan di ChatGPT che di Bard, che di entrambi.
Ma non solo. A Durham, in North Carolina, Avalo sta usando il machine learning per creare modelli in grado di accelerare il processo di creazione di colture in grado di resistere ai cambiamenti climatici, a siccità peggiori, ondate di caldo e parassiti. Zuckerberg assieme alla moglie Chan stanno lavorando a un’iniziativa filantropica per creare modelli di AI e integrarli nello studio di cellule umane e malattie. Non è una novità, ci sono già alcune startup al lavoro in questo campo, soprattutto nella radiologia. Tuttavia è interessante che l’annuncio sia stato fatto poco dopo l’update del modello di AI generativa di Facebook & Microsoft Llama 2. E a breve, grazie ai robot sviluppati da Toyota powered by AI, la colazione non sarà più necessario prepararla da sè.
Secondo Morgan Stanley, l’utilizzo dell’AI da parte dei content creator permetterà loro di aumentare i loro guadagni da $83mld a $300B da qui al 2030: il 93% dei creator e il 90% degli e-commerce afferma di aver aumentato il fatturato grazie all’utilizzo dell’AI.
Alcune risorse che vi consiglio per applicare l’AI generativa immediatamente :
Hubspot che racconta come usare Jasper, il tool di scrittura di AI
SynthID, il tool di Google per capire quali immagini sono create dall’AI
Bard si integra a Gmail Maps, Drive e YouTube, attraverso delle nuove estensioni presto disponibili anche in italiano e potremmo fare delle domande con risposte da trovare nei contenuti di queste nostre app.
Per fortuna che siamo potuti tornare a usare questo strumento potentissimo anche in Italia, vi ricordate la mia riflessione di aprile? Saremmo davvero rimasti indietro.
Per questa settimana è tutto!
Se siete a Milano o Torino la settimana prossima fate un fischio che ci vediamo: martedì 26 al Rooftop Party di IAG a Milano o giovedì 28 all’Italian Tech Week a Torino!
A prestissimo e come al solito fatemi sapere se questo numero vi è stato utile!
Ricordatevi di condividerla con chi pensate vi risponderà: “wow, grazie”.
Alessia
ps: se conoscete women founder di startup italiane, sto organizzando un evento molto figo il 5 ottobre a Milano, condividete loro questo post qui