non riesco ad immagine un singolo vantaggio. not even one.
e no, low wages non contano se funding amount è comparato (e non lo è: in proporzione è addirittura più basso). siamo totalmente pre-network effects e quindi pre VC-market fit.
all in all it's literally not worth it. a meno di non voler vivere in italia per motivi personali :)
Non so se è una risposta alla tua domanda, ma mi va di condividere un pensiero in merito :)
Io la vedo come una questione culturale, mista all'aspetto burocratico onnipresente, che non invita a lanciarsi in qualcosa di nuovo. Ma partendo dal piccolo: se uno vuole sperimentare qualcosa di nuovo, provare a lanciarsi anche senza un budget o uno scopo predefinito, finisce per bloccarsi alla partenza, perché burocraticamente stai sicuramente violando miliardi di leggi, che nemmeno conosci al 100%. Inoltre, a livello culturale, c'è una sorta di spinta al "ma chi me la fa fare?", supportata un po' dall'assistenzialismo che il governo supporta molto più dell'innovazione.
Detto questo, non voglio lasciare un messaggio negativo, anzi: tutto si può rimodellare in base ai cittadini che guardando anche all'estero, pretendono che l'Italia si adegui. Vedo tantissimi ragazzi che hanno voglia di buttarsi e creare qualcosa di nuovo (quindi contro il modello culturale di sopra) e via via sono convinta che anche l'aspetto burocratico dovrà piegarsi a queste richieste (sperando un po' in uno svecchiamento della classe politica..)
Dalla mia prospettiva del fare Startup in Sicilia: costo del lavoro basso, costo della vita basso, maggiore capacità di dialogare col territorio soprattutto se hai un senso di “giveback”
Gli sbatti? Una vita in aereo, contribuzione pubblica lenta e, ovviamente, fundraising.
Inizio io dai vantaggi: un ecosistema ancora da consolidarsi e quindi grandi opportunità da parte di chiunque, aziende e founder, per creare impatto.
Svantaggi: troppi pochi soldi finora, scarsa startup culture per cui troppo focus su revenue rispetto a scaling veloce.
Il genio creativo soprattutto quando ci sono pochi mezzi, lo svantaggio è la burocrazia, complicata e onerosa
Interessante riflessione
non riesco ad immagine un singolo vantaggio. not even one.
e no, low wages non contano se funding amount è comparato (e non lo è: in proporzione è addirittura più basso). siamo totalmente pre-network effects e quindi pre VC-market fit.
all in all it's literally not worth it. a meno di non voler vivere in italia per motivi personali :)
eh lo so: se fai startup all'estero è difficilissimo capire le logiche italiane. Anche perché ancora non ci sono.
Non so se è una risposta alla tua domanda, ma mi va di condividere un pensiero in merito :)
Io la vedo come una questione culturale, mista all'aspetto burocratico onnipresente, che non invita a lanciarsi in qualcosa di nuovo. Ma partendo dal piccolo: se uno vuole sperimentare qualcosa di nuovo, provare a lanciarsi anche senza un budget o uno scopo predefinito, finisce per bloccarsi alla partenza, perché burocraticamente stai sicuramente violando miliardi di leggi, che nemmeno conosci al 100%. Inoltre, a livello culturale, c'è una sorta di spinta al "ma chi me la fa fare?", supportata un po' dall'assistenzialismo che il governo supporta molto più dell'innovazione.
Detto questo, non voglio lasciare un messaggio negativo, anzi: tutto si può rimodellare in base ai cittadini che guardando anche all'estero, pretendono che l'Italia si adegui. Vedo tantissimi ragazzi che hanno voglia di buttarsi e creare qualcosa di nuovo (quindi contro il modello culturale di sopra) e via via sono convinta che anche l'aspetto burocratico dovrà piegarsi a queste richieste (sperando un po' in uno svecchiamento della classe politica..)
Speriamo.
Dalla mia prospettiva del fare Startup in Sicilia: costo del lavoro basso, costo della vita basso, maggiore capacità di dialogare col territorio soprattutto se hai un senso di “giveback”
Gli sbatti? Una vita in aereo, contribuzione pubblica lenta e, ovviamente, fundraising.