Questo è il tuo testo “Le domande da porsi riguardano principalmente bisogni e soluzioni proposte. Qual è il bisogno principale? Quanto è sentito? Da chi? Perché? Che soluzioni stanno usando?”
Corretto si ma poco innovativo. Forse bisogna creare nuove curve di valore ( Strategia oceano blu) per andare su bisogni anche secondari o ancor meglio latenti e li costruire proposte di valore.. saluti
La verità è che qualsiasi idea, anche quella più innovativa, deve essere testata tramite ricerca, interviste e dati. Per alcune sarà più facile, per altre meno proprio perchè i bisogni latenti non sono facili da individuare in questa fase. Oppure se quei bisogni non vengono soddisfatti da nessun prodotto: come fanno le persone a identificare quel prodotto? L’abbiamo fatto in Taxfix, eravamo gli unici a lavorare su quel prodotto in Italia ma non significa che non si possa testare partendo da quelle domande.
Provo a rispondere in modo pragmatico dimenticandomi delle definizioni e raccontandoti alcuni casi su cui ho lavorato. Se il modello di business è noto i test avranno un approccio più data-driven, per esempio app per l’analisi del cibo i fitness dove la differenziazione è solo nel target o nella value proposition.
Per modelli di business particolari o nuove categorie di prodotti come Taxfix non è facile avere la sicurezza degli insights. Saranno da fare più interviste, più ricerche, su google ads avrà poco senso mettere budget perchè nessuno cerca l’app per fare le tasse e servirà più creatività per capire dove sono le persone che hanno quel need e come raggiungerle.
Inoltre, se hai letto la newsletter della settimana scorsa, si ragionerà in ottica prodotto con più big bets che miglioramenti incrementali.
Questo è il tuo testo “Le domande da porsi riguardano principalmente bisogni e soluzioni proposte. Qual è il bisogno principale? Quanto è sentito? Da chi? Perché? Che soluzioni stanno usando?”
Corretto si ma poco innovativo. Forse bisogna creare nuove curve di valore ( Strategia oceano blu) per andare su bisogni anche secondari o ancor meglio latenti e li costruire proposte di valore.. saluti
Grazie per il tuo commento Gianni.
La verità è che qualsiasi idea, anche quella più innovativa, deve essere testata tramite ricerca, interviste e dati. Per alcune sarà più facile, per altre meno proprio perchè i bisogni latenti non sono facili da individuare in questa fase. Oppure se quei bisogni non vengono soddisfatti da nessun prodotto: come fanno le persone a identificare quel prodotto? L’abbiamo fatto in Taxfix, eravamo gli unici a lavorare su quel prodotto in Italia ma non significa che non si possa testare partendo da quelle domande.
Provo a rispondere in modo pragmatico dimenticandomi delle definizioni e raccontandoti alcuni casi su cui ho lavorato. Se il modello di business è noto i test avranno un approccio più data-driven, per esempio app per l’analisi del cibo i fitness dove la differenziazione è solo nel target o nella value proposition.
Per modelli di business particolari o nuove categorie di prodotti come Taxfix non è facile avere la sicurezza degli insights. Saranno da fare più interviste, più ricerche, su google ads avrà poco senso mettere budget perchè nessuno cerca l’app per fare le tasse e servirà più creatività per capire dove sono le persone che hanno quel need e come raggiungerle.
Inoltre, se hai letto la newsletter della settimana scorsa, si ragionerà in ottica prodotto con più big bets che miglioramenti incrementali.