Startup Stories #28
Le migliori exit sono quelle non pubblicizzate, come si scala in una startup e ottime notizie per chi lavora in tech
Ciao amici!
Ecco la nuova newsletter, che vi anticipo sarà breve perché quando la riceverete avrò già iniziato le mie meritatissime vacanze.
Vi avevo promesso che vi avrei raccontato qualcosa della campagna TV che abbiamo lanciato tra fine agosto e settembre in Taxfix e beh, ecco..ha convertito più di alcuni canali digitali.
Sì, davvero. Con nostro enorme stupore sia i dati che alcuni feedback di utenti che abbiamo intervistato nei nostri loop di product discovery ci hanno confermato che la TV rassicura della serietà di un’azienda e quindi del prodotto, qualsiasi esso sia.
La TV trasmette una percezione di solidità aziendale che una campagna su Facebook nel nostro caso non può dare, dato che “su FB tutti possono fare pubblicità e dire quello che vogliono” e “servono dati o informazioni sensibili serve anche maggiore sicurezza rispetto a un acquisto a impulso”.
Da questa campagna ho imparato, di nuovo, che l’esperienza e le opionioni contano relativamente per chi lavora nel marketing digitale e nelle startup. Quello che davvero conta è la volontà di rischiare e di sperimentare sempre, andando oltre i propri bias (quante volte in questa nsl ho scritto che la TV non conta in un marketing mix digitale?). Solo i test ci permettono di capire cosa funziona e cosa no e solo le grosse scommesse permettono di fare dei grossi salti e di capire davvero qualcosa in più sul vostro prodotto e sul vostro target di mercato.
Ed è bello che l’azienda in cui lavoro non solo mi sproni a essere così ma mi premi tra tutti i dipendenti perché negli ultimi 3 mesi ho testato praticamente qualsiasi cosa. Ogni 3 mesi festeggiamo la fine del trimestre con l’analisi dell OKR e il riconoscimento per chi si è impegnato di più e io ho vinto tra tutti perché “testing can be failing” ma “failing is learning” e sono stata la più brava nel portare avanti questo approccio :)
Ora potete andare a raccontarlo al vostro capo che vi dice che da 15 anni sa fare questo mestiere, sicuramente lui ne sa di più e “abbiamo sempre fatto così”.
Beato chi ha queste certezze e può permettersi di continuare a metterle in pratica, senza rischiare di fallire.
Cos’è successo nel mondo digital marketing, tech e startup in questo mese?
1) Le exit interessanti sono in genere quelle poco pubblicizzate
Come si fa ad andare dall’idea all’exit?
E’ necessario scalare il mercato crescendo i volumi per fare exit?
Quante persone bisogna assumere per dimostrare agli investitori che siamo abbastanza bravi da fare exit?
Marco Santocito ce lo spiega molto bene qui.
Marco Santocito se fosse in America e non in Italia probabilmente avrebbe una storia simile a quella di Mailchimp.
E sul tema consiglio anche questo bell’articolo di crunchbase che analizza quanto tempo le aziende in media ci mettono prima di fare exit
2) Lavori in una startup? Io se fossi in te ci penserei.
A parte l’incredibile ammontare di persone splendide che incontri, le responsabilità che porti avanti in modo quasi autonomo e le infinite cose che imparerai c’è un altro punto fondamentale che potrebbe spingere l’interesse verso il farsi assumere da una startup. Lo leggevo su Sifted: +60% degli stipendi negli ultimi 3 anni.
Davvero, non sto scherzando. Il dato arriva dal db di Advanced HR ed è questo:
Le startup in Europa stanno crescendo in modo forte e veloce e per rimanere vincenti hanno bisogno di assumere le persone giuste che analizzano l’intera situazione prima di decidere di cambiare: prodotto, cultura, persone e ovviamente stipendio. A parità di tutto il resto, è lo stipendio a fare la differenza.
Se volete provare una sfida tra Berlino e l’Italia e avete un profilo di marketing tra performance e content scrivetemi: tra due settimane apro una posizione che potrebbe interessarvi nel mio team in Taxfix.
3) Come faccio a scalare?
Me l’ha chiesto una persona alla fine di un intervento che ho fatto questa settimana per la DeepTech School, una bellissima iniziativa di formazione su tecnologia e imprenditorialità a cui ho partecipato come speaker.
Ora, il fatto è che questa non è una bella domanda perché scalare non è il problema.
Il problema è scalare senza budget o scalare senza un buon prodotto che abbia raggiunto il product-market fit.
La cosa peggiore che tu possa fare tra le due è la seconda: creare un prodotto che va abbastanza bene ma non è un granché. Un po’ di utenti lo usano ma non hai una grossa retention ma ti convinci che finalmente hai qualcosa in mano ed è questione di scalare. Quindi iniziano a spingere in acquisition invece di aumentare la retention.
Scalare è facile, basta duplicare o triplicare il budget: ma se poi non ottieni metriche di prodotto cosa fai?
Ecco perché è fondamentale, all’inizio far funzionare il prodotto.
Si parte da una piccola base utenti, anche di 1000 e si punta a fare 3x, quindi scali giusto? Non proprio. Perché di questi 2k utenti che acquisisci, non tutti useranno il prodotto, si trasformeranno in churn. Il churn è lo scarto, ed è una perdita a livello economico perché acquisisci utenti spendendo budget che poi non rimarranno a usare il tuo prodotto.
Il giochino funziona abbastanza bene su numeri piccoli perché ti puoi permettere di capire cosa c’è che non funziona nel tuo prodotto.
Ma se stai bruciando budget ogni mese e quegli utenti che arrivano sono l’unica tua metrica di crescita da mostrare agi investitori, forse hai un problema da non sottovalutare. Consiglio: è da risolvere, prima di scalare.
Ecco, è tutto per questo mese ragazzi.
Lo so che non c’è tanta ciccia ma è stato un mese davvero complicato.
Mi farò perdonare l’1 novembre: casa è finita, torno dalle vacanze, la scadenza delle tasse è arrivata..avrò più tempo di formulare qualche pensiero e riflessione in più.
Mandatemi le vostre domande che il prossimo mese vorrei provare a inserire qualche micro q&a, vi siete iscritti in così tanti negli ultimi mesi che mi piacerebbe sapere quali sono le vostre curiosità!
Ciao dalla Sicilia 🌴